Storia sentimentale dell'astronomia
’azione a distanza tra i corpi celesti. La percezione della fisica sottostante alle regole matematiche gli veniva oscurata dal percorso cabalistico che
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distanza. Vedendo cadere la mela, si sarebbe domandato se la stessa forza potesse arrivare fino alla Luna trattenendola nella sua orbita. L’accelerazione
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retta se non glielo impedisse una attrazione esercitata dalla Terra decrescente con il quadrato della distanza. La cosa funzionava per orbite circolari
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avvenne alla distanza di 7,5 miliardi di anni luce, 4000 volte più lontano della galassia di Andromeda, e in teoria la sua emissione nel visibile
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della loro distanza. Implicita nelle misure era la costante di gravitazione universale, indicata con G per distinguerla da g, l’accelerazione
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La distanza del Sole
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Storicamente notevole rimane lo sforzo di Cassini per misurare la distanza del Sole con il metodo della parallasse, e di conseguenza attribuire al
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velocità finita della luce e alla variabile distanza tra la Terra e Giove.
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Quando William decise di esplorare la Via Lattea non si conosceva ancora la distanza di nessuna stella. Come già Huygens, Gregory e Newton, Hershel
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Obbedendo al suo re, con l’aiuto di Domenico Canonica (1739-1781), Beccaria rilevò direttamente con la miglior precisione possibile la distanza tra
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cripton-86; e che dal 1983 è stato ridefinito come la distanza percorsa nel vuoto dalla luce in un 299.792,458esimo di secondo, con il tempo, ora
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distanza di una sola stella: il problema di misurare la distanza di qualche stella con il metodo diretto della parallasse rimane aperto quasi fino a
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dagli occhi al dito è la parallasse. Conoscendo questo angolo e la distanza tra gli occhi si calcola facilmente la distanza del dito. Per darci una
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confrontare la luce del Sole con quella del pianeta tenendo conto della distanza tra di essi e di entrambi dalla Terra, nonché della percentuale di luce
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Tanto per togliere la curiosità a chi legge, oggi sappiamo che la distanza di Eltanin, una stella gigante color arancio, è di 148 anni luce, il che
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1838: Bessel misura la distanza di 61 Cygni
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La prima misura diretta della distanza di una stella arriva infine nel 1838. Dopo tanti tentativi, era diventato chiaro che solo per le stelle più
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secondo d’arco. Dalla trigonometria sappiamo che un angolo di 0,3” corrisponde a una distanza pari a 680 mila volte la base, cioè 680 mila Unità
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Una precisa misura della distanza Terra-Luna fu il primo lavoro astronomico di Lalande. Nel 1751 l’Académie des Sciences aveva inviato a Capo di
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La scalata alla distanza del Sole dall’antichità ai nostri giorni
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dell’orbita di Urano e del nuovo pianeta, cioè 16 incognite, e per farlo bisognava tirare a indovinare la distanza e la massa del pianeta sconosciuto.
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’esistenza di un pianeta tra Marte e Giove: ebbene, nel 1801, più o meno alla distanza giusta, era saltato fuori Cerere. L’altra conferma venne con la
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Presto ci si accorge che anche la distanza dal Sole non corrisponde alle attese: Nettuno risulta assai più vicino di quanto Le Verrier aveva
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Come la luminosità di un faro per i marinai è un indice della sua lontananza, così gli astronomi avrebbero potuto stimare la distanza delle stelle
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Bessel e altri dopo di lui erano riusciti a stabilire la distanza delle stelle più vicine in modo diretto con il metodo della parallasse, cioè
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poche stelle tutte concentrate nella Piccola Nube di Magellano, e quindi presumibilmente all’incirca alla stessa distanza da noi (oggi sappiamo che le
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/brillantezza; dalla luminosità assoluta, tramite un semplice paragone con la luminosità apparente, si sarebbe risaliti alla loro distanza. Se poi si
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. La Piccola Nube di Magellano secondo la sua stima sarebbe stata ad appena 30 mila anni luce, un sesto della distanza vera. Per di più un errore di
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Nato a Copenaghen nel 1873 e morto nel 1967, Hertzsprung fu chimico e astronomo, scoprì due asteroidi e, come sappiamo, determinò la distanza di
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dalle direzioni Luna-Terra e Terra-Sole, si ricava l’angolo sotto il quale dal Sole si vede la distanza tra la Terra e la Luna e di qui il rapporto
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maggiore è la loro distanza. A denunciarlo è lo slittamento verso il rosso del loro spettro (redshift). L’entità di questo fenomeno divenne subito anche
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Bene o male Aristarco aveva ricavato i rapporti di distanza tra Terra, Luna e Sole. Dal tempo che la Luna impiega ad attraversare l’ombra della Terra
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estivo, visto da Alessandria, il Sole distava dallo zenit un cinquantesimo di angolo giro, cioè poco più di 7°. Secondo i carovanieri la distanza tra le
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pubblicazione de L’origine delle specie di Darwin. Dopo questo risultato clamoroso Edwin continuò a raccogliere dati sul rapporto tra la distanza delle galassie e
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I primi radiointerferometri erano costituiti da antenne collegate al ricevitore tramite cavi. Quando la distanza delle antenne, per aumentare il
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spaziale da inviare a grande distanza nel sistema solare.
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distanza come pensava Hubble ma subisce una crescita più rapida. Successive analisi delle fluttuazioni della radiazione cosmica di fondo hanno reso ancora
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miliardi di volte la luminosità del Sole) e possa essere usata come “candela standard” per stimare la distanza delle galassie nelle quali la supernova
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sono meno della distanza del Sole ed equivalgono a 0,000014 anni luce, mentre la stella più vicina è a 4,3 anni luce e i confini del cosmo sono a 13, 7
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annuale mentre quella prevista assumendo la distanza di 20 mila raggi terrestri ereditata da Tolomeo sarebbe stata di ben 7 gradi. Insomma, c’era ancora
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se stessa in un giorno dandole la Luna come satellite e disporre il pianeti nel giusto ordine di distanza dal Sole fu un grande passo avanti, che
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compasso, si procurò un “bastone di Giacobbe”, o “balestriglia”, strumento che permette di misurare la distanza angolare tra una stella e un pianeta
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proporzionale alla distanza. Isaac Newton è all’orizzonte, ma bisognerà aspettare ancora mezzo secolo.
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: il De magnete>. Quest’opera, che affascinò anche Galileo, ebbe il grande merito storico di portare in ambito fisico l’azione a distanza di una forza
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Nella seconda metà del Seicento un rimedio parziale si ottenne con obiettivi a grande distanza focale (fino a parecchie decine di metri) che
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primo è un tubo di legno ricoperto di carta, l’obiettivo è una lente biconvessa (convergente) dall’apertura utile di 26 millimetri e con una distanza
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, otticamente migliore); la distanza focale è di 1,33 metri. L’oculare, spesso 3 millimetri, ha un diametro di 26 ed è diaframmato a 11 millimetri. Il
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accorciato la distanza perché la retina, inviando al cervello segnali elettrici, somiglia più ai Ccd che alla pellicola fotosensibile.
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deformabile, che si adatta istantaneamente alla distanza.
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È sorprendente la precisione che Galileo ottenne nel rappresentare il sistema dei satelliti con il suo giovilabio. La distanza dal pianeta di Io, il
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